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Aggiungi un gatto in casa: la felice storia di Soffio e Amanda!

soffio e amanda

soffio e amanda

Il 15 aprile 2010 nasce Soffio, un gatto campagnolo tutto bianco, candido ma anche un po’ altero per bellezza e carattere! Arriva a casa in città il 17 giugno dello stesso anno. Atteso fin prima della sua nascita, è stato coccolato, pettinato, curato, saziato, insomma cresciuto. La casa era il suo regno, tutta a sua disposizione con giochi sia ricreativi che interattivi.

Soffio si trovava bene nella sua casa e il suo affetto era ricambiato. Era anche un gatto viaggiatore, in quanto è stato portato in campagna, al mare e anche in montagna con molta riconoscenza da parte dello stesso, anche se con preoccupazione da parte della sua padroncina. Passa il tempo, arriva il momento inevitabile della sterilizzazione e anche della malattia. Non una grave malattia, ma una forma morbosa recidivante chiamata Granuloma Eosinofilico del Gatto. Insomma il povero Soffio si strappava con morsi il pelo delle gambe posteriori per un intenso prurito, di origine multifattoriale, ma in sostanza ignota. Il problema scompariva per poi tornare più forte di prima, questo ha comportato visite specialistiche e terapie antibiotiche. L’unica fortuna è stata che il disturbo non ha interessato altri distretti corporei, oltre alla parte posteriore delle gambe, che per molto tempo sono rimaste “spelate”! L’estate 2011 è passata bene con salute perfetta, ma all’inizio dell’autunno qualcosa era cambiato. Non c’era nulla di organico, ma Soffio pareva demotivato, sempre stanco con poca voglia di correre e giocare. A quel punto si è fatta sempre più forte l’idea di prendere un compagno di giochi a Soffio. Alla fine di vari ripensamenti, certa di avere valutato tutti i pro e i contro derivanti dall’ingresso di un nuovo gatto in casa, sicura del carattere posato e meditabondo di Soffio, entra in casa Amanda! Amanda è una trovatella, accolta da un’Associazione della provincia di Torino “La Gatteria”. L’introduzione della nuova gatta è stata fatta secondo tutti i crismi dettati dalle volontarie dell’Associazione ma Soffio, alla sua vista, ha avuto una reazione di difesa, come verso un cane. Per sintetizzare posso dire che il mese successivo è stato tremendo! Non solo Soffio non giocava più, ma controllava la poverella come una preda, attaccandola al collo e non mollandola nemmeno di fronte a una sua completa remissione. Durante il primo mese di permanenza di Amanda in casa, aveva di nuovo fatto la sua comparsa la malattia ormai sopita, ma in una forma lieve, che non ha necessitato di alcun trattamento farmacologico. Inevitabilmente i due gatti stavano alcune ore da soli durante la giornata per motivi lavorativi della padroncina e con notevole preoccupazione al suo ritorno, al punto da pensare che forse tali comportamenti il primo li attuava solo in presenza in casa di un umano!

Durante l’Avvento del Natale le cose sono cominciate ad andare meglio, c’erano bisticci e rincorse spietate tra i due, con ricerca di nascondigli segreti da parte della seconda, ma gli attacchi si erano diradati nel tempo e affievoliti di intensità. Ora i due sono felici, giocano insieme a farsi i “dispetti”. Soffio rimane sempre il dominante, ma Amanda è sempre stata e sarà sempre brillante, di una intelligenza fine e acuta, forse come ogni donna sa essere nel gioco delle parti. Soffio spesso gorgheggia, ma secondo me, di felicità!

E voi? Avete storie di gatti da condividere, o suggerimenti o opinioni? Dite la vostra, tutti i commenti saranno ben accetti!

 

 

Anna

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4 Commenti

  1. storia commovente anche

    • Grazie del commento, ogni storia è commovente perchè vera, io ho cercato di scriverla come l’avevo vissuta, anche con emozione. Ciao! Anna

  2. tutto preciso , tranne che Soffio , piu’ che campagnolo , e’ aristocratico !
    visto gli ambienti che frequenta !
    Ciao , elio

  3. Belle le storie di gatti…..vi racconto in breve la mia: A luglio è arrivata a casa di mia mamma Nonna Puppa, una micia di 10 anni che si trovava in un gattile di Roma e che aveva tanto bisogno di una casa; mi aveva stregato e avevamo deciso di adottarla, l’appartamento di mia madre sembrava la soluzione migliore, visto che i suoi due gatti sono molto tolleranti o almeno così sembrava e infondo questa affermazione non è del tutto falsa.
    Arrivata Puppina a casa, Harry (Chicco) il più piccolo di casa, l’ha accolta senza troppi problemi, ma Theoden no! Il dolce Theo era praticamente rimasto sotto schock, si era ranicchiato in una cuccia a igloo in balcone e non si muoveva, non mangiava, aveva lo sguardo fisso nel vuoto….eravamo preoccupate.
    Puppina che all’inizio avevamo lasciato libera per la casa, fù tenuta per circa 2 settimane in una bella stanza, così che tutti quanti avrebbero sentito la presenza gli uni degli altri, ma non sarebbero venuti a contatto diretto, così avevo letto in un libro di un famoso psicologo inglese per gatti…..beh, la cosa ha funzionato.
    Dopo due settimane, anche la nonnnina ha cominciato a gironzolare libera per casa, nessuno scontro, nessuna scaramuccia…..e ora che sono passati 9 mesi vanno tutti e 3 d’amore e daccordo,a volte c’è uun pò di gelosia, ma del resto è normale, noi cerchiamo di dare a tutti le stesse attenzioni….ma vi dirò un’altra cosa ….Theo, propio lui, il micio a cui la nuova arrivata aveva procurato tanto subbuglio, è innamoratissimo di lei ora, dormono sempre insieme, si baciano, si leccano…insomma alla fine è scoccato l’amore! Ed è bellissimo…..

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